Vestirsi eleganti aiuta a lavorare meglio

Posted on by Eleonora De Giorgio in Lavoro Commenti disabilitati su Vestirsi eleganti aiuta a lavorare meglio

tie-642063_960_720L’abito fa il monaco? Secondo un recente studio, in realtà è molto di più, perchè vestirsi bene aiuterebbe anche a a pensare in modo più brillante e a rendere di più sul lavoro.

A trarre queste conclusioni è stato uno studio condotto da un team di ricercatori della Columbia University di New York e della California State University di Northridge, che hanno sottoposto alcuni studenti a dei test e hanno riscontrato in quelli con abiti più formali migliori attitudini al pensiero astratto. In altri termini, gli studenti riuscivano a cogliere una visione d’insieme delle situazioni anziché limitarsi alla soluzione di piccoli problemi pratici.

L’analisi ha poi provato a procedere con un secondo step. Alcuni studenti, infatti, sono stati invitati a presentarsi agli esami universitari vestiti come se andassero a un colloquio di lavoro, altri a vestirsi come sempre. E, ancora una volta, i più eleganti sono stati più bravi nel formarsi un quadro generale dei problemi. Secondo i ricercatori, i vestiti formali fanno sentire più potenti, il che favorisce una visione strategica in cui le situazioni sono analizzate con distacco. Non a caso, gli studenti più eleganti tenevano anchea una maggiore distanza fisica dagli altri. Read more


Lavoro, 3 consigli per guidare il tuo gruppo al successo

Posted on by Eleonora De Giorgio in Lavoro Commenti disabilitati su Lavoro, 3 consigli per guidare il tuo gruppo al successo

Devi coordinare i lavori di un gruppo e vorresti condurlo al successo? Inizia con il mantenere un comportamento etico nei confronti dei tuoi dipendenti e richiederlo con chiarezza, facendo poi sapere alla tua squadra che la missione è abbastanza importante da richiedere i loro sforzi più intensi.

Naturalmente, non ti basterà dirlo. Il modo migliore per indurli a farlo implica che tu stia già facendo tutto ciò che serve. Metti in mostra i tuoi sforzi e fai capire che sei parte integrante dei loro impegni: l’esempio trascinerà la tua squadra più di mille parole.

Cerca inoltre di non limitarti a criticare un errore. Un vecchio adagio dice di non lamentarsi mai a meno che tu non abbia un’idea migliore. Allo stesso modo, criticare un dipendente per aver commesso un errore, ma non aiutarlo a imparare dall’errore, significa semplicemente lamentarsi, in modo fine a se stesso. Rammenta che tutti commettiamo errori e tutti dovremmo imparare da loro. Un ottimo esempio per te è quello di dimostrare che, come squadra, aiutiamo a vicenda a imparare, compreso l’apprendimento quando si fa un po’ di confusione.

Infine, ricorda di fare prima sempre le cose difficili. È importante affrontare i compiti più ardui e spiacevoli subito, ogni giorno. Le persone tendono a procrastinare, e lo fanno spesso per compiti grandi, complicati e onerosi. Ma nessun grande progetto progredisce mai fino a quando non saranno completati proprio i compiti grandi, complicati e onerosi.

Quando la tua squadra ti vede assalire l’elefante nella stanza, ottiene la convinzione e il coraggio necessari per fare altrettanto. Infine, ricorda che il tipo di dipendente che hai è un riflesso di te. L’esempio che hai impostato e l’integrità che dimostri determinano quanto sia ispirata la tua squadra. Inizia dando l’esempio e la tua squadra ti seguirà!


Tasso di disoccupazione stabile all’11,4 per cento

Posted on by Eleonora De Giorgio in Lavoro Commenti disabilitati su Tasso di disoccupazione stabile all’11,4 per cento

lavoroSecondo le ultime rilevazioni ufficiali pubblicate poco fa, nel nostro Paese il tasso di disoccupazione sarebbe rimasto stabile all’11,4 per cento durante il mese di agosto, per un livello che è il minimo dal 2012 a questa parte. Si noti, peraltro, come nel mese si sia evidenziato facilmente un lieve rimbalzo degli occupati (cresciuti di +0,1 per cento mese su mese, ovvero – in termini assoluti – di 13 mila unità), dopo il calo registrato a luglio (-0,3 per cento mese su mese ovvero, in termini assoluti – 66 mila unità).

Su base annua, l’occupazione rimane invece in crescita dello 0,7 per cento (traducibile in +162 mila unità) grazie principalmente alla spinta del lavoro dipendente permanente, in aumento dell’1,7 per cento, ovvero +253 mila unità. Si nota comunque un rallentamento del trend rispetto al livello massimo che era stato toccato qualche mese fa, quando – era il mese di maggio – la crescita fu pari all’1,9 per cento, ovvero +420 mila unità anno su anno. In ogni caso, il tasso di occupazione, che nel nostro Paese rimane pressochè stabile a quota 57,3 per cento, è massimi storici recenti, anche se inferiori rispetto a quelli che oggi è possibile registrare negli altri Paesi sviluppati). Read more


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi