Secondo le ultime rilevazioni ufficiali pubblicate poco fa, nel nostro Paese il tasso di disoccupazione sarebbe rimasto stabile all’11,4 per cento durante il mese di agosto, per un livello che è il minimo dal 2012 a questa parte. Si noti, peraltro, come nel mese si sia evidenziato facilmente un lieve rimbalzo degli occupati (cresciuti di +0,1 per cento mese su mese, ovvero – in termini assoluti – di 13 mila unità), dopo il calo registrato a luglio (-0,3 per cento mese su mese ovvero, in termini assoluti – 66 mila unità).
Su base annua, l’occupazione rimane invece in crescita dello 0,7 per cento (traducibile in +162 mila unità) grazie principalmente alla spinta del lavoro dipendente permanente, in aumento dell’1,7 per cento, ovvero +253 mila unità. Si nota comunque un rallentamento del trend rispetto al livello massimo che era stato toccato qualche mese fa, quando – era il mese di maggio – la crescita fu pari all’1,9 per cento, ovvero +420 mila unità anno su anno. In ogni caso, il tasso di occupazione, che nel nostro Paese rimane pressochè stabile a quota 57,3 per cento, è massimi storici recenti, anche se inferiori rispetto a quelli che oggi è possibile registrare negli altri Paesi sviluppati).
Infine, si noti come durante il mese di agosto, sia i disoccupati che gli inattivi sono risultati poco variati, dopo esser calati di 32 mila unità (disoccupati) e saliti di 55 mila unità (inattivi) nel corso del precedente mese di luglio. Il tasso di disoccupazione giovanile è intanto sceso a 38,8 punti percentuali ad agosto, dopo essere salito a 39,2 punti percentuali a luglio.