Il 2017 dovrebbe potersi configurare come un esercizio piuttosto stabile per il settore assicurativo, così come peraltro avvenuto nel corso del 2016, almeno in relazione al comparto Danni (lo stesso non si può certamente dire per il ramo Vita, che ha subito una flessione piuttosto significativa rispetto a quanto non fosse riuscita a fare nel corso dell’esercizio precedente).

Più nel dettaglio, i dati ANIA che recentemente sono stati diramati, in relazione all’andamento dell’attività assicurativa domestica, hanno evidenziato per il 2016 un andamento sostanzialmente stabile per quanto concerne i premi del ramo Danni, in flessione di soli 0,5 punti percentuali su base annua a 31,8 miliardi di euro.

Come anticipato, lo stesso non si può dire per quanto attiene il ramo Vita, che nel corso del 2016 ha dato seguito a un calo del 9 per cento per un valore assoluto pari a 104,7 miliardi di euro.

Complessivamente, e a beneficio di tutte le società operanti in questo settore, l’impressione è che l’attività corrente rimanga particolarmente difficile per la redditività del settore Assicurativo, che sta soffrendo – e continuerà probabilmente a soffrire – del contesto attuale contraddistinto da bassi livelli dei tassi di interesse, oramai ai minimi storici da diverso tempo. Solamente in un’ottica di futura ripresa degli stessi lo scenario potrebbe diventare più favorevole al miglioramento dei margini delle compagnie operanti in questo comparto.

In questa particolare e specifica prospettiva, le compagnie di assicurazione tendono naturalmente e ragionevolmente ad essere piuttosto prudenti nella distribuzione degli utili, abbassando i dividendi per azione rispetto a quanto non avessero fatto negli ultimi esercizi. Non ci resta dunque che attendere la formulazione dei primi dati del 2017, per comprendere se il trend già tracciato nel 2016 subirà o meno un consolidamento.