Cessione del V: in quali casi può essere richiesto?

Cessione del V - draco-sapienzaIn alcuni periodi della vita può capitare a tutti di trovarsi nella condizione di dover richiedere un prestito. Una delle tipologie di prestito più diffuse in Italia è la cessione del V: se, terminata questa lettura, vorrai saperne ancora di più, potrai consultare anche questo articolo di chetariffa.it sui pro e i contro della cessione del quinto.

Cessione del quinto: chi può richiederla

 

Se sei potenzialmente interessato alla cessione del quinto allora dovresti sapere che potrai richiederlo unicamente se sei un lavoratore dipendente o un pensionato. Si tratta infatti di un finanziamento semplice che prevede il rimborso del capitale con addebito direttamente sul tuo stipendio. La cessione del quinto è una forma di credito a consumo introdotta mediante il D.P.R. 5 gennaio 1050 n.180 con l’intento dichiarato di agevolare l’accesso al credito da parte dei dipendenti statali. Quando venne creato, la finalità della cessione del quinto era quella di tranquillizzare i creditori mediante la garanzia del salario dei dipendenti pubblici. In questo modo i consumatori potevano accedere facilmente a una forma di credito con importi anche elevati. Le cose sono cambiate molto con il passare degli anni al punto che, con la legge 80/2005, la cessione del quinto è diventata una forma di credito disponibile anche per i dipendenti privati e per i pensionati. Del resto il nome stesso di questo prestito, la cessione del quinto, fa riferimento al fatto che l’importo della rata non possa mai superare il valore di un quinto del salario netto. Sarà poi ogni datore di lavoro a poter decidere se concedere di includere ai fini del calcolo della quota cedibile anche la tredicesima e, ove presente, la quattordicesima.

Cessione del quinto: come si definiscono le rate

 

La cessione del quinto non funziona come tutti gli altri mutui e finanziamenti in quanto viene determinata la prima rata e poi i possibili importi erogabili sulla base della durata del prestito. Qualora quindi un cedente avesse uno stipendio netto di 2000 euro, la rata massima della cessione del quinto potrà arrivare massimo a 400 euro. Si tenga quindi presente che in base alla rata mensile di rimborso si determina l’importo netto erogabile in funzione della durata del prestito. Se deciderai per la cessione del quinto potrai anche scegliere la durata del finanziamento in base alla quantità di denaro di cui hai bisogno.

Cessione del quinto: ecco come funziona

 

La cessione del quinto, proprio come il prestito personale, va vista come un finanziamento a tasso fisso con rimborso a rate costanti. La differenza esistente però è che, con la cessione del quinto, il rimborso delle rate viene effettuata dal datore di lavoro e non dal richiedente. Questo significa che il relativo importo ti sarà trattenuto direttamente dal netto in busta paga o pensione. Insomma, parlando di cessione del quinto dovresti considerare il datore di lavoro come il soggetto incaricato di versare le rate previste all’istituto erogatore del prestito. La regola base che non devi mai dimenticare è che con la cessione del quinto l’importo della rata di rimborso non potrà mai eccedere la quinta parte dello stipendio netto mensile. Esistono però delle eccezioni in quanto, in determinate situazioni, potrai attivare una rata massima di due quinti dello stipendio. In questo caso dovrai però sottoscrivere anche un contratto di delega del pagamento per impegnare così anche l’altro quinto dello stipendio.

Cessione del quinto e delega di pagamento

 

Sempre parlando di forme di credito al consumo oltre alla cessione del quinto abbiamo anche la cosiddetta delega di pagamento. Si tratta di una forma di prestito in cui il dipendente dà una delega all’amministrazione terza di provvedere al pagamento della rata. La delega di pagamento è una forma di prestito disponibile unicamente per i dipendenti di amministrazioni pubbliche che hanno attivato delle convenzioni specifiche con le finanziarie. In questo modo potranno arrivare alla cessione del doppio quinto del salario. Se invece sei un lavoratore dell’ambito privato sarà l’amministrazione del cedente a decidere per la fattibilità o meno dell’operazione. Con la delega di pagamento potrai in sostanza incrementare la quota cedibile trattenuta sulla busta paga fino al 40% del reddito netto mensile. Il prestito con delega di pagamento potrebbe essere molto utile nel momento in cui il dipendente ha già in corso un prestito con un debito residuo molto elevato oppure ha bisogno di una somma molto elevata che può arrivare anche a 80.000 euro e che non potrebbe essere raggiunta solo con la cessione del quinto. Per accedere alla cessione del quinto dovrai quindi essere un pensionato, un dipendente pubblico o statale o un dipendente privato. Se sei un lavoratore dipendente dovrai avere un contratto a tempo indeterminato e poter contare su una anzianità lavorativa minima che cambia a seconda della compagnia assicurativa.

Posted on by andrea in Finanza

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