Quando si parla di investimenti finanziari, molto spesso capita di parlare di rischio Paese. Ma che cosa è il rischio Paese?

In realtà con il termine di rischi Paese si suole intendere una varietà di diversi rischi, che è pur sempre necessario prendere in considerazione ogni volta che si fa trading in valuta estera. Tra questi aspetti c’è innanzitutto il rischio politico, che si riferisce alla stabilità politica del Paese. nella cui valuta si sta negoziando. Anche se non abbiamo visto alcun recente default da parte delle nazioni – ma tante crisi – lo stesso è comunque successo in passato. Ad esempio, il Venezuela ha preso il controllo della sua industria petrolifera, sequestrando attività di compagnie petrolifere non venezuelane. Se si negoziano valute di Paesi che sono a possibile rischio di destabilizzazione, la valuta potrebbe deprezzarsi rapidamente.

Un altro pericolo è il rischio di regolamentazione. Questo rischio si riferisce a ciò che può accadere dopo aver stabilito una posizione nella valuta di un Paese. Il suo governo può cambiare la sua regolamentazione, ed in effetti, può porre ad esempio vincoli alla proprietà stabiliti dalla propria posizione nella determinata valuta e in quella della controparte.

Altro rischio è quello legale. Tale pericolo si riferisce a potenziali cause legali, che possono sorgere fino a mettere in dubbio la legalità o la validità del vostro contratto. Infine, c’è il rischio di “festività”: questa varietà di rischio si riferisce alla possibilità che il Paese della cui valuta state negoziando abbia diverse caratteristiche religiose, politiche o governative, tali da incidere sull’insorgenza di giorni festivi che potrebbero chiudere la negoziazione di quel diritto valutario proprio quando avete bisogno di soldi. Assicuratevi dunque di conoscere i giorni e gli orari delle vacanze per i Paesi nelle cui valute si commercia. Potrebbe sembrare un rischio marginale, ma spesso ci si trova a fronteggiarlo solamente quando ci si rende conto – troppo tardi – della necessità finanziaria!