Teoricamente il prestito Inps erogato a favore dei pensionati dovrebbe nascere con l’obiettivo di permettere anche gli over 60 di poter accedere ad un finanziamento che li aiuti a sostenere le spese mediche, o l’acquisto di una nuova auto, o ancora eventuali ristrutturazioni della loro casa. Eppure l’accentuarsi della crisi economica e l’aggravarsi della crisi occupazionale hanno fatto sì che sempre più persone stiano perdendo la garanzia di un reddito fisso, ritrovandosi costrette a dover cercare aiuto ai genitori o ai nonni pur di far fronte alle spese che la quotidianità impone loro.

Queste, ahinoi, non sono delle considerazioni fatte in totale soggettività quanto delle constatazioni frutto di statistiche ufficiali: secondo un’indagine Coldiretti-IXE’, il 37% degli italiani si è ritrovato costretto a chiedere aiuto economico ai propri genitori, il 14% ad altri parenti, l’8% ad amici e il 4% persino ai propri figli. Solo il 14,4%, infine, ha pensato di rivolgersi a banche e istituti finanziari per chiedere un finanziamento che potesse garantir loro un minimo di liquidità.

Insomma, questi numeri non fanno che descrivere una situazione nell’ambito della quale il caro vecchio prestito Inps spesso richiesto dai pensionati nostrani sia una realtà presa in considerazione anche solo per aiutare economicamente figli e nipoti rimasti sprovvisti di un posto di lavoro. E il clima di fiducia non accenna a dar segni di miglioramento: il 70% degli italiani si sente minacciato dalla possibilità di perdere il posto di lavoro, mentre il 53% del campione intervistato teme di non avere un reddito sufficiente che gli permetta di mantenere la propria famiglia.

Alla luce di ciò è evidente che ci sia un’impellente bisogno di mettere mano a questa situazione, stravolgendo le cause che hanno portato l’Italia alla stretta creditizia e che l’hanno trascinata nei meandri di una crisi economica senza precedenti.