Curare la candida

Scegliere come curare la candida non è semplice, perché bisogna capire quale fungo ha causato l’infezione e i fattori che ne hanno provocato la proliferazione.

Curare la candida prevede diversi passaggi che possono essere così elencati: diagnosi, terapia, profilassi e controllo.

La diagnosi prevede un primo esame chiamato TASC, con il quale si valutano gli anticorpi specifici della candida. Una volta effettuato ciò si effettua uno studio del fungo che ha causato l’infezione. L’individuazione avviene con due metodi utilizzati su un tampone di materiale prelevato del paziente in esame.

L’analisi microscopica prevede l’osservazione in un soluzione di idrossido di potassio, che permette la visualizzazione delle cellule della candida. La coltura, invece prevedere l’osservazione del materiale raccolto su uno strumento chiamato “terreno di coltura”. Ad una temperatura di 37°C viene analizzato lo sviluppo dei funghi e dei batteri raccolti per capire che cosa ha provocato l’infezione e l’evoluzione delle malattie conseguenti.

Una volta individuato il tipo di candida da curare, si somministrano dei farmaci. Questi vengono detti antimicotici azolici, significa che bloccano la proliferazione del fungo. In genere, è il sistema immunitario che elimina naturalmente le candide, presenti nella flora batterica umana. Alla cura farmacologica viene anche associata una cura alimentare che prevede il consumo di latticini a base di fermenti lattici e pro biotici che aiutano nella ripresa la flora intestinale e fanno bene anche al sistema immunitario.

Per le candidosi sistemiche, quindi più profonde e invasive, si utilizzano degli antibiotici specifici, gli antimicotici polienici e le echinocandine. Questi ultimi agiscono sulle infezioni attraverso un’azione fungicida. Essendo farmaci molto forti, vengono somministrati insieme ad integratori di fermenti lattici.

Insieme ai fermenti lattici, il medico potrebbe consigliare alcuni accorgimenti alimentari e nello stile di vita, mirati al potenziamento delle difese immunitarie e alla prevenzione del proliferare dei funghi che causano la candidosi. Vanno eliminati gli alimenti che producono il glicogeno o che contengono muffe o agenti che le difese immunitarie non riescono ad elaborare durante la convalescenza.

La dieta per curare la candida prevede l’eliminazione di alimenti, come ad esempio la frutta ad alti livelli di saccarosio, funghi, patate, lieviti e cereali, latticini, creme e gelati, cibi affumicati o ricchi di conservanti. Dall’alimentazione vanno anche eliminati caffè, cioccolato, aceto, succhi di frutta, tè e spezie, coca cola e birra.

Con la candidosi si mangiano cibi leggeri e che non fermentano. Questo anche per evitare disturbi allo stomaco, come cattiva digestione e acidità.

Posted on by andrea in Micosi

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