Danimarca, il giallo dell’estate attende risposte

Come ogni estate, anche il 2017 ha portato in dote (purtroppo!) il suo giallo internazionale, dagli aspetti piuttosto macabri. E in questo 2017 il giallo arriva dalla Danimarca, dove il 10 agosto è scomparsa la giornalista svedese Kim Wall, il cui corpo è stato poi (in parte) ritrovato dodici giorni dopo su una spiaggia a cinquanta chilometri da Copenaghen.

Immediatamente, la strana storia ha catturato l’interesse dei giornalisti internazionali, che hanno cercato di ricostruire le indagini della polizia e cercare di capire che cosa sia capitato alla reporter freelance, trent’anni, salita insieme all’inventore danese Peter Madsen a bordo dell’UC3 Nautilus, un sommergibile di 40 tonnellate costruito da Madsen grazie al crowdfunding.

L’obiettivo della giornalista era quello di scrivere un reportage ma, per motivi che ancora non sono noti, l’UC3 è afondato la mattina dell’11 agosto nella baia di Koge, a sud della capitale danese. Subito sentito dalla polizia locale, Madsen ha dichiarato che Wall era morta in un incidente e che era stata sepolta in mare.

Ora i quotidiani danesi aggiornano la vicenda sottolineando che Madsen è indagato per omicidio colposo e che la polizia sta attualmente cercando di capire se sia coinvolto anche in un altro caso: quello della morte di una turista giapponese, il cui corpo, tagliato in due, fu ritrovato nel 1987 nel porto di Copenaghen.

Una storia che potrebbe essere ben più complessa di quanto si possa immaginare, e che sembra essere tratta da uno dei gialli scandinavi di grande successo negli ultimi anni…

Posted on by Eleonora De Giorgio in Notizie dal mondo

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