Dentifricio sbiancante: come agisce, e soprattutto, funziona?

 

dentifricio sbiancanteTutti noi abbiamo a cuore una buona igiene orale, soprattutto perchè sfoggiare una dentatura bella e sana è fondamentale se si vuol ritrovare un po’ di autostima in sé stessi. Ecco dunque che sempre più consumatori si rivolgono ai dentifrici sbiancanti con la speranza di accelerare il processo di pulizia dei denti, ma ci siamo mai chiesti come agiscono questi prodotti?

 

In realtà non funzionano tutti allo stesso modo: alcuni dentifrici hanno una cosiddetta “efficacia meccanica” la quale fa sì che agenti chimici come silice, solfati e perliti liberino la loro azione abrasiva. Altri prodotti poggiano invece su un tipo di “efficacia chimica”: il dentifricio libera alcune sostanze che, una volta assorbite, sciolgono le macchie depositate sui denti.

Se è vero che i dentifrici sbiancanti una mano la danno sicuramente, è anche vero però che per alcuni tipi di macchie non basta certo il ricorso al prodotto commerciale. Si guardi al caso di un fumatore incallito: la sua bocca sarà quasi sicuramente afflitta da macchie di nicotina a cui solo un professionista ed una seduta di igiene orale possono trovare rimedio.

 

Dal dentifricio all’igienista orale corre però una via di mezzo alquanto interessante. D’altronde sempre più persone ricorrono ai rimedi naturali che tra erbe e prodotti naturali vari si prefiggono l’obiettivo di sbiancare almeno un po’ le dentature più sporche. Il protagonista numero in tal senso è indubbiamente il bicarbonato di sodio: applicato in piccole dosi e strofinato sui denti, libera un’azione sbiancante davvero efficace. Resta il fatto che anche questo prodotto abbia delle ombre dietro di sé, poichè dosi eccessive o applicazioni fatte in malo modo possono rovinare lo smalto (il bicarbonato ha una forte azione abrasiva che tende a “risucchiare” la parte più esterna del dente).

 

Tuttavia, che si siano utilizzati i dentifrici sbiancanti o che siamo ricorsi all’aiuto di uno specialista, i nostri denti potrebbero anche non risultare così bianchi come ce li saremmo aspettati. Ma non c’è ragione per cui allarmarsi, poiché in natura esistono ben 14 tonalità di dentatura che dipendono da molti fattori quali possono essere l’età, il sesso, la genetica e le abitudini di vita.

 

Posted on by andrea in Denti

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