Il dollaro statunitense ha chiuso la scorsa settimana in ribasso dal picco di fine 2002 contro il basket delle principali valute di scambio, con gli investitori che sembrano essere impegnati a prendere profitto dopo il rally degli ultimi due mesi, legato alla vittoria di Trump e a un’improvvisa euforia sulle mosse di politica fiscale della nuova amministrazione, e su quelle di politica monetaria di una Federal Reserve che sarà costretta a “correre dietro” alle scelte di Trump, andando a compensare con la propria policy quel che farà il neo presidente (in carica dal prossimo 20 gennaio). Read more
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