Influenza, a Capodanno il picco in Italia

Secondo quanto affermano i medici che si sono riuniti in questi giorni a Firenze in occasione del Congresso nazionale della Società italiana di medicina generale, il picco dell’influenza italiana nel corso del 2017 si avrà a ridotto del Capodanno.

“Nel 2016 – hanno ricordato – il virus ha provocato duemila decessi in più rispetto alla stagione precedente, e il fenomeno potrebbe ripetersi”, puntualizzando poi che circa 500 mila italiani sono già a letto alle prese con i malanni della stagione.

Ma vaccinarsi serve? La risposta, proseguono ancora i medici, è positiva. Il vaccino può infatti prevenire e alleviare i danni del virus dell’influenza in più dell’85% dei casi. Claudio Cricelli, presidente della Simg, ha sottolineato in tal proposito che la campagna vaccinale “ha avuto nelle prime settimane un buon riscontro. Devono assolutamente immunizzarsi i pazienti colpiti da patologie croniche, cardiovascolari e respiratorie, anziani, bambini e donne in gravidanza”.

Stando a quanto poi emerso nel convegno, i primi a dare il buon esempio dovrebbero essere proprio i medici, che invece si vaccinano nel meno del 10% dei casi. La Simg sottolinea infine che nella scorsa stagione l’influenza ha interessato più di 5 milioni di persone e da quest’anno agli over 65 saranno offerti i vaccini per polmonite o altre malattie invasive da pneumococco e herpes zoster, responsabile del temuto fuoco di Sant’Antonio.

“Nel 2017 in Australia l’influenza ha fatto registrare un 25% di casi in più. Anche in Italia e in Europa potremmo avere un vero e proprio boom di contagi” – hanno poi concluso i medici presenti al forum di Firenze.

Posted on by Eleonora De Giorgio in Salute

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