Qualche buona notizia, finalmente, sul fronte macro italiano. Nel nostro Paese si registra infatti una decisa accelerazione per la produzione industriale che non solo cresce dell’1,7 per cento mese su mese ad agosto, bensì beneficia anche di una revisione al rialzo per il precedente da +0,4 punti percentuali a +0,7 punti percentuali, sempre mese su mese. Nel complesso l’indice nazionale si allinea alla dinamica già mostrata dalle statistiche di Francia e Germania e da supporto all’idea che il settore produttivo possa fornire un contributo positivo alla crescita nel terzo trimestre.

Peraltro, piuttosto ampio è stato il rimbalzo dell’indice su base annuale, che sale dal -0,3 per cento di luglio a +4,1 per cento anno su anno. Gli incrementi per la produzione sono diffusi a tutti i principali settori con un aumento del 4,8 per cento mese su mese per la produzione di metalli e un avanzamento del 5,9 per cento mese su mese per quella di macchinari.

Tra l’altro, i buoni dati sulla produzione industriale che sopra abbiamo riassunto, hanno potuto generare qualche gradevole beneficio anche sul fronte azionario. Nelle ore successive alla pubblicazione di tali dati informativi, infatti, il FTSEMib, principale indice di riferimento di Piazza Affari, è risultato essere particolarmente supportato. In generale, comunque, gli acquisti sulle piazze finanziarie hanno premiato il settore dell’auto, i minerari e l’energia ma anche le telecomunicazioni. Sono invece rimaste sostanzialmente molto deboli le banche, con il comparto creditizio che – semmai vi fosse bisogno di ricordarlo ulteriormente, è ancora l’anello di principale osservazione da parte degli investitori finanziari internazionali, sempre più preoccupati dalla tenuta delle banche periferiche, come quelle italiane.