Quando è lecito fare un test di paternità?

papà mammaUn test di paternità si rende necessario quando vi sono elementi che fanno sospettare il coniuge di una donna di non essere il padre biologico del figlio avuto con lei. Il problema può anche riguardare una gravidanza in corso.

Non vi sono particolari restrizioni alla richiesta di un test di paternità, in qualsiasi momento può infatti essere richiesto, sia a scopo informativo che a scopo legale. In questo ultimo caso, naturalmente, vi sono delle procedure diverse trattandosi della natura legale del test. I soggetti richiedenti dovranno tutti essere informati e consensuali alla esecuzione del test.


Le procedure sono necessarie per verificare che il test sia effettuato sui soggetti dichiarati, con l’intenzione a sottoporsi ad un test che ha una finalità specifica, non solo a fini clinici.


Per ogni precisazione in merito, per avere informazioni dettagliate sul test e su come richiederlo, è possibile consultare la pagina web http://www.testdipaternita.me/.

A quali strutture e laboratori affidarsi?

 

Per la scelta del laboratorio che provvederà alle analisi del test, è bene accertarsi che esso sia legalmente valido. Per averne conferma se ne possono verificare e controllare le certificazioni in possesso che, riguardo ai test del DNA, sono l’accreditazione ISO 17025 oppure Programma di Certificazione per Test di Parentela AABB. E’ necessario anche accertarsi che siano inclusi almeno 16 loci, affinché sia assicurata la qualità del test e la precisione dei risultati. E’ altresì necessario assicurarsi che i risultati siano espressi in percentuali di probabilità, e non esclusivamente come risultati ‘negativo / positivo’.

 

Come si effettua il test del DNA?

 

Per molti test del DNA più attuali non è necessario includere un campione di DNA della madre anche se esso contribuisce a rafforzare i risultati. E’ pertanto raccomandabile includere anche un campione di DNA della madre se possibile.

Tutto ciò che contiene il DNA può essere utilizzato per eseguire un test di paternità. Le comuni fonti di DNA sono: sangue, saliva, liquido seminale, capelli, mozziconi di sigarette e spazzolino dei denti.

Un tampone orale è la soluzione preferibile perché richiede meno preparazione, ma se ciò non fosse possibile per irreperibilità del presunto padre, o perché non voglia partecipare al test, possono essere utilizzati gli altri metodi.

Il test di paternità legale

Il test di paternità legale ha un valore legale, ovvero può essere usato come testimonianza scientifica in dispute familiari, per questioni di eredità, riconoscimento del presunto figlio se si sospetta di un tradimento. A differenza di un test di paternità che può essere eseguito in casa, il test a fini legali deve essere eseguito secondo delle procedure precise che garantiscono che i campioni raccolti per il test siano effettivamente prelevati dalle persone interessate.

Il processo prende il nome di catena di custodia e consiste nel fatto che i prelievi dei campioni devono essere eseguiti in strutture riconosciute e da personale qualificato anche a garanzia della validità del test.

Posted on by andrea in Consigli utili

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