Ristrutturazioni e bonus: quale aliquota IVA si applica?

2 painter-2247395_960_7In questi ultimi mesi sono diventate applicative tutte quelle norme che riguardano i bonus sulle ristrutturazioni e sui lavori di efficientamento energetico e sismico delle abitazioni. La normativa specifica riguardante l’ecobonus e il sismabonus è applicabile solo per alcuni specifici lavori di ristrutturazione e di efficientamento, per tutti gli altri lavori esistono comunque agevolazioni importanti, che arrivano fino al 90% della spesa sostenuta. E l’IVA? Quando è agevolata e quando non lo è.

IVA agevolata per le ristrutturazioni

Quando si svolge un lavoro di ristrutturazione all’interno di un’abitazione o di un fabbricato si applica un’aliquota IVA agevolata; l’imposta passa dal 22% al 10%: uno sconto significativo, che in lavori di una certa importanza può raggiungere cifre decisamente importanti. Diverso è invece il caso dei lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria. Se si effettuano su edifici e strutture abitative, l’IVA è al 10% solo sulle prestazioni di servizi. Per quanto riguarda invece i beni di valore significativo, l’IVA è al 10% solo fino al raggiungimento del valore speso per i servizi; per la restante quota è al 22%. Appare chiaro come l’IVA su ristrutturazioni sia particolarmente favorevole. Per quanto riguarda invece la realizzazione di nuovi edifici, se sono adibiti ad abitazione e si connotano come “prima casa” per chi li utilizzerà, l’IVA è agevolata al 4%.

Le agevolazioni

Molti italiani hanno già approfittato, nel corso degli anni, delle ampie opportunità offerte dalle agevolazioni sui lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e sulle ristrutturazioni. Stiamo parlando di agevolazioni consistenti, che da luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021 raggiungono il 110% della spesa sostenuta. Si tratta di opportunità offerte per gli edifici adibiti ad abitazione, che per alcune agevolazioni devono essere utilizzati come abitazione principale, la cosiddetta prima casa. Indipendentemente dal tipo di agevolazione disponibile per il singolo lavoro, per quanto riguarda l’IVA vige la descrizione fatta prima: al 10% per le ristrutturazioni, al 22% per le manutenzioni, con una quota al 10%. Il contribuente potrà recuperare anche la quota pagata come IVA? La risposta a questa domanda è completamente affermativa, nel senso che per il calcolo della detrazione ottenibile vale la cifra espressa in fattura, quindi comprensiva dell’IVA.

A quanto ammontano le agevolazioni

Stiamo parlando di un panorama molto ampio, che si è ulteriormente allargato proprio negli ultimi mesi. L’agevolazione più bassa è il cosiddetto bonus verde; si tratta della possibilità di detrarre dall’IRPEF le spese sostenute per la sistemazione del verde, per la creazione di pozzi, giardini pensili, coperture a verde. Tale detrazione è apri al 36% della spesa sostenuta. Ci sono poi un’ampia schiera di lavori che rientrano invece nella detrazione al 50%, dall’installazione di nuovi infissi fino alla sostituzione della vecchia caldaia. Si passa poi al 65% per il “vecchio” ecobonus, ad esempio per l’installazione di pompe di calore. L’agevolazione è al 90% per quanto riguarda l’ammodernamento delle facciate degli edifici. Ci sono poi alcuni lavori che permettono di ottenere un’agevolazione pari al 110% della spesa sostenuta, si tratta del nuovo Ecobonus e del Sismabonus. Effettuando i lavori che danno diritto alla detrazione al 110% si può ottenere la medesima detrazione anche per altri lavori correlati al “vecchio” ecobonus.

Posted on by andrea in Consigli utili

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