La ‘stop loss e take profit’ strategy è una strategia di investimento particolarmente utilizzata da tutti i trader più accorti. Un metodo di impiego che parte da un assunto fondamentale: cercare di comprendere, fin dal momento dell’inizio del proprio investimento, quale sarebbe il profitto desiderato, e quale la massima perdita sopportabile e, di conseguenza, impostare i propri limiti in maniera tale che il broker chiuda le posizioni una volta “infranta” la soglia inferiore (stop loss) o quella superiore (take profit).

Stop loss

Lo stop loss è un ordine impartito dal trader al proprio broker, affinchè “fermi” le perdite una volta che il valore di un asset ha raggiunto un limite inferiore oltre il quale, evidentemente, l’investitore non può o non ritiene più accettabile sopportare la perdita. Si tratta pertanto di un punto di minimo, raggiunto il quale il broker venderà automaticamente lo strumento finanziario.

Il significato dello stop loss è piuttosto semplice, rappresentando in tutto e per tutto un vero e proprio sistema di protezione dalle perdite. L’investitore non dovrà far altro che impostare la perdita massima che è disposto a sopportare in caso di calo del prezzo dello strumento finanziario e, naturalmente, augurarsi di non dover mai fare i conti con la contabilizzazione della propria perdita!

Take profit

Se lo stop loss è uno strumento di protezione dalle perdite, il take profit è – di contro – un comando di vendita che serve a monetizzare un rendimento positivo, a un livello ritenuto soddisfacente dallo stesso investitore. Insomma, come suggerisce lo stesso nome di questa opzione strategica, con il take profit l’investitore “prende il profitto”, vendendo il titolo a un determinato prezzo, ritenendo – in evidenza – che il profitto raggiunto sia sufficiente per compensare il proprio impiego.

Facciamo un esempio!

Una volta introdotto quanto precede, cerchiamo di formulare un esempio chiaro che possa rendere più trasparente quanto affermato.

Ipotizziamo di voler acquistare il titolo ALFA, attualmente quotato presso la Borsa di Milano a 10 euro. L’acquisto ha un obiettivo preciso: cercare di guadagnare quanto più possibile dalla futura crescita del prezzo di Borsa dell’azione, considerando che abbiamo il sentore che il valore di quotazione possa svilupparsi positivamente nei prossimi giorni.

Di qui, la fissazione dei limiti della nostra strategia di investimento: pur nella convinzione (speranzosa!) che la quotazione del titolo salga, riteniamo preferibile evitare di perdere più di 0,50 euro per azione e, di contro, non essere eccessivamente aridi, e accontentarsi di un profitto di 0,50 euro per azione. A questo punto non dovremo far altro che impostare uno stop loss a 9,50 euro, e un take profit a 10,50 euro.

In questo modo il broker procederà automaticamente a vendere le azioni nel caso in cui il prezzo delle stesse scenda a quota 9,50 euro, o salga a 10,50 euro. Come intuibile, nel primo caso l’operazione di investimento si chiuderà con una perdita di 0,50 euro per azione, mentre nella seconda ipotesi si chiuderà con un profitto di 0,50 euro per azione.

Stop loss e take profit: l’offerta dei broker

Oggi giorno la maggior parte dei broker (come, ad esempio, le ottime piattaforme di www.cornertrader.ch) offre alla propria clientela la possibilità di poter investire in strumenti finanziari ponendo obiettivi unitari di stop loss o take profit, o combinazioni tra le due forme.

Il nostro consiglio è quello di non sottovalutare l’importanza di questi floor e cap, poichè da essi potrebbe dipendere la buona riuscita di una accorta strategia in grado di guidare l’investitore verso un percorso qualificato, pianificato e sostenibile di impiego delle proprie risorse finanziarie.

Se non avete esperienza, provate a sperimentare la strategia partendo dallo stop loss: scoprirete delle opzioni straordinariamente semplici da usare, e incredibilmente efficaci!