La settimana finanziaria è particolarmente ricca di dati e di eventi di rilievo negli Stati Uniti. In particolare, la riunione del FOMC che prende il via mercoledì e si conclude giovedì, dovrebbe terminare con l’attesa delibera di un rialzo dei tassi nella misura di 25 punti base, con una scelta ormai scontata appieno dai mercati finanziari. L’interesse sarà soprattutto concentrato sulla comunicazione riguardante il sentiero dei tassi nei prossimi trimestri e nel lungo termine, periodo per il quale vige la massima incertezza strategica e operativa.

Riteniamo pertanto che il Comitato possa mantenersi molto cauto, segnalando rialzi in arrivo nel 2017, a ritmi dipendenti dall’evoluzione dei dati e della politica fiscale, notando che i mercati stanno già attuando restrizione monetaria con il rialzo del dollaro e dei rendimenti. Sul fronte dei dati, le indagini regionali di dicembre dovrebbero indicare una modesta crescita dell’attività nel manifatturiero. A novembre, la produzione industriale dovrebbe essere in calo, i cantieri residenziali dovrebbero correggere solo moderatamente dopo l’ampio balzo di ottobre, restando su un trend verso l’alto; le vendite al dettaglio sono previste in aumento moderato, con indicazioni di espansione solida dei consumi anche nel quarto trimestre.

Sul fronte dei prezzi, a novembre il CPI core e il PPI dovrebbero essere in rialzo di 0,2 per cento su base mensile, mentre i prezzi all’import sono previsti in calo sulla scia del rafforzamento del dollaro.

Teniamo pertanto sotto controllo l’appuntamento di metà settimana con il Comitato di politica monetaria della Federal Reserve. Superato tale evento, sarà la volta di fare i conti con le novità predittive di quel che potrebbe avvenire nel corso di un 2017 da vivere sul filo del rasoio…