Al momento non è ancora possibile quale sia la durata massima della vita umana, ma secondo le analisi effettuate dai biologi Bryan G. Hughes e Siegfried Hekimi della McGill University di Montreal, in Canada, il “limite” teorico dei 115 anni che qualche tempo fa è stato posto, potrebbe essere superato.
Per i due ricercatori, infatti, non vi sarebbero prove certe dell’esistenza di un limite massimo per la durata della vita umana, e se una soglia esistesse realmente, probabilmente dovrebbe ancora essere raggiunta e identificata.
Sulla base delle statistiche compiute sui centenari raccolti negli ultimi 50 anni tra Giappone, Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, i due biologi contestano il precedente studio elaborato dal team di ricercatori di Xiao Dongclose dell’Albert Einstein College of Medicine di New York, che propose il limite dei 115 anni.
I due studiosi affermano ora che non esista un vero e proprio limite di età, ed estendendo le linee che indicano le tendenze, si vedrebbe in realtà come la vita media e quella massima potrebbero continuare ad aumentare ancora nel prossimo futuro. Ancora, a cambiare – osservano i ricercatori – è anche tutta la percezione del modo di vivere l’anzianità, non più percepito come tratto declinante e terminale dell’esistenza, bensì come una vera e propria nuova tappa del proprio ciclo di vita, con contenuti specifici e originali.
Come intuibile, aggiungono poi i ricercatori, alla base di tale nuova concezione vi è il fatto che la speranza di vita si è profondamente allunga e, con essa, anche la possibilità di poter beneficiare di uno stato di salute in età avanzata, che possa permetterci di ottenere un livello di autonomia sufficiente a dedicarsi alle varie attività…