Negli Stati Uniti le segnalazioni di insufficienza cardiaca in cani che mangiano alimenti senza cereali stanno scatenando un’indagine della FDA. In particolare, il report dell’istituzione si concentra sull’aumento della cardiomiopatia dilatata canina (DCM), una malattia del muscolo cardiaco di un cane che si traduce in un cuore ingrossato, con la FDA che sta avvisando i proprietari di animali domestici e i professionisti veterinari di una potenziale relazione.
“Nel momento in cui il cuore e le sue camere si dilatano, diventa più difficile per il cuore pompare, e le valvole cardiache possono fuoriuscire, portando ad un accumulo di liquidi nel torace e nell’addome. Spesso il DCM si traduce in insufficienza cardiaca congestizia” afferma la FDA.
Se intercettato presto, i funzionari sanitari sostengono che il problema possa permettere alla funzione cardiaca di migliorare nei casi che non sono legati alla genetica.
Si tenga anche conto che i cani di razza grande, come gli alani, i boxer, i terranova, o ancora i San Bernardo e i Dobermann, sono più frequentemente colpiti dal DCM. È meno comune nei cani di piccola e media razza, ad eccezione dei cocker americani e inglesi, dice ancora la FDA.
Per quanto concerne i sintomi, la FDA evidenzia come i segni delle malattie cardiache possano includere una diminuzione dell’energia, tosse, difficoltà respiratorie ed episodi di collasso. La FDA dice che si è già messa in contatto con i produttori di alimenti per animali domestici per discutere i risultati di tali report, e che in ogni caso è consigliabile ai proprietari di animali domestici indurre dei cambiamenti nella dieta del proprio cane solo dopo aver consultato un veterinario autorizzato.