Cos’è un takeover?

La parola takeover, traducibile come “acquisizione”, è usata come termine generico per indicare qualsiasi acquisizione attraverso un’offerta pubblica di acquisto. In un linguaggio profano, si tratta di una semplice transazione in cui due aziende decidono di combinare i loro asset in modo amichevole o non amichevole, secondo le procedure legali stabilite.
Un “takeover amichevole” è talvolta definito come una fusione o un’acquisizione sinergica; si verifica quando un’impresa acquirente definita come offerente e un’impresa mirata decidono di unire le loro attività per realizzare i benefici. I benefici sinergici possono derivare alla società dal consolidamento dei laboratori di ricerca e sviluppo o delle reti di mercato. Le proposte di fusione richiedono l’approvazione dei dirigenti (consiglio di amministrazione) della società target.
In letteratura, invece, i “takeover ostili” sono acquisizioni il cui scopo sembra essere quello di correggere le pratiche di non massimizzazione del valore dei manager delle società target. Le proposte di acquisizione non necessitano dell’approvazione dei manager delle società target. Infatti, sono fatte direttamente agli azionisti della società target.
Una “offerta pubblica di acquisto” è un’offerta da parte di un offerente o di un raider direttamente agli azionisti per acquistare alcune o tutte le loro azioni ad un determinato prezzo durante un determinato periodo di tempo. A differenza delle proposte di fusione, le offerte pubbliche d’acquisto per le acquisizioni vengono fatte ed eseguite con successo a fronte delle obiezioni espresse dal management del target.
Un’offerta “any-or-all-tender offer” è infine quella in cui l’offerente o il raider acquisterà le azioni offerte della società target a condizione che siano soddisfatte le condizioni di un numero minimo di azioni offerte per assicurare il controllo di maggioranza dopo l’offerta.
Naturalmente, le diverse modalità di acquisizione o di takeover non sono finite qui. Le più comuni sono tuttavia quelle amichevoli e ostili, su cui torneremo più diffusamente nel corso dei prossimi giorni.

Posted on by Eleonora De Giorgio in Finanza

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