Gli investimenti nel settore spaziale si sono ripresi lo scorso anno, avvicinandosi al record del 2021, secondo un report pubblicato martedì da Space Capital.
Gli investimenti nelle infrastrutture sono rimasti forti, rappresentando il 70% degli investimenti totali del 2023 e raggiungendo il secondo record annuale, grazie alle entrate anticicliche dei clienti governativi.
Il dossier del quarto trimestre dell’azienda ha rilevato che le società di infrastrutture spaziali hanno raccolto 2,6 miliardi di dollari di investimenti privati durante il periodo, portando il settore a 12,5 miliardi di dollari di investimenti totali per il 2023, ben al di sopra dei 9,3 miliardi di dollari raccolti lo scorso anno, ma ancora al di sotto dei 15,3 miliardi di dollari raccolti nel 2021. Tra le principali raccolte del quarto trimestre ci sono i fondi annunciati dalle aziende spaziali Firefly Aerospace, Ursa Major, D-Orbit, Stoke Space e True Anomaly.
Il dossier trimestrale di Space Capital divide gli investimenti nel settore in tre categorie tecnologiche: infrastruttura, distribuzione e applicazione. Le infrastrutture comprendono quelle che comunemente vengono considerate aziende spaziali, come le imprese che costruiscono razzi e satelliti.
Le aziende di infrastrutture spaziali si sono dimostrate resistenti durante la recente crisi. Ma Space Capital ha anche sottolineato che il 2023 sarà “un anno di consolidamento”, con 39 operazioni di fusione e acquisizione nel settore, come ad esempio l’acquisizione di Inmarsat da parte di Viasat e di L’Aquila.
“Ci aspettiamo di vederne ancora di più nel 2024. La prospettiva di un calo dei tassi d’interesse sta aumentando le valutazioni azionarie e migliorando la matematica dei leveraged buyout, rendendo più probabili le fusioni e acquisizioni nel 2024“, ha dichiarato affermato la società. “Nel 2024 prevediamo che i CR saranno più selettivi con le riserve, lasciando che le loro aziende a bassa crescita esauriscano la liquidità, a favore di un impiego in prospettive di crescita più elevate. Se da un lato ci aspettiamo una ripresa del numero e del volume delle operazioni nei mercati dei capitali spaziali, dall’altro continueranno i ribassi e le svalutazioni, il che porterà anche a un maggior numero di fallimenti e acquisizioni“, ha aggiunto ancora.