Gli tsunami sono tra i disastri naturali più distruttivi, in gran parte dovuti al fatto che gran parte della popolazione mondiale vive nel raggio di poche centinaia di metri dall’oceano. Gli tsunami sono talvolta chiamati onde di marea, ma in realtà non hanno nulla a che fare con le maree. Si tratta infatti di onde sismiche causate da terremoti, frane sottomarine, eruzioni vulcaniche o persino asteroidi che colpiscono l’oceano, tutti fenomeni che provocano un improvviso e colossale movimento delle acque marine.
Gli tsunami possono avere l’aspetto di grandi onde imponenti e torreggianti o di maree mostruose in rapida ascesa che si scatenano senza preavviso. Nell’oceano profondo, un’onda di tsunami può viaggiare a una velocità superiore a 800 km/h, quanto un aereo a reazione! Queste onde assassine sono spesso alte poco nell’oceano profondo e potrebbero non essere notate dalle imbarcazioni della zona, ma quando raggiungono acque poco profonde, le onde diventano molto più alte, alcune superano i 30 metri!
Questi eventi spaventosi si verificano continuamente – forse migliaia ogni anno, la maggior parte nell’Oceano Pacifico – ma la maggior parte è troppo piccola per essere notata. Ma ogni pochi anni, qualche evento sismico produce una grande onda di tsunami che uccide migliaia di persone.
La famosa esplosione vulcanica del Krakatoa, il 27 agosto 1883, ha generato onde di tsunami terrificanti, alte fino a 35 metri. Le onde distrussero 295 città e villaggi nella parte occidentale di Giava e nel sud di Sumatra e oltre 36.000 persone morirono annegate. L’onda di tsunami più grande mai registrata in epoca moderna si è verificata nella baia di Lituya, in Alaska. Questo mega-tsunami fu causato da un’enorme frana innescata da un terremoto di magnitudo 8,3. Quando l’onda ha attraversato la baia, ha risalito le pareti della valle fino a un’altezza di 500 metri. Più recentemente, il 26 dicembre 2004, più di 160.000 persone hanno perso la vita nel sud-est asiatico a causa di uno tsunami innescato da un terremoto di magnitudo 9.0 sul fondo dell’oceano.