Cresce il numero di italiani che non si cura

La spesa sanitaria privata continua a far lievitare il proprio costo, tanto che nel corso del 2016 la fattura complessiva avrebbe superato quota 35 miliardi di euro, con un incremento del 4,2 per cento in termini reali nel periodo 2013-2016. La conseguenza? È purtroppo sotto gli occhi di tutti: sono 13 milioni – secondo il Censis – gli italiani che nel corso dell’ultimo anno hanno sperimentato delle difficoltà economiche e una riduzione del tenore di vita per poter far fronte alle spese di sanitarie di tasca propria.

Non solo. Sempre secondo il Censis, infatti, sono 7,8 milioni gli italiani che hanno dovuto utilizzare i propri risparmi per potersi indebitare con i parenti, con gli amici o con le banche, mentre 1,8 milioni sono gli italiani entrati nell’are a della povertà.

Dalla ricerca è emerso inoltre che un italiano su quattro non sa come far fronte alle spese necessarie per potersi curare, e subisce i danni economici per poter pagare di tasca propria le spese sanitarie. Intanto, la spesa sanitaria privata, che oggi pesa per circa 580 euro pro-capitale, nel corso dei prossimi 10 anni è prevista crescere in maniera molto significativa, raggiungendo la somma di mille euro pro capite.

Una migrazione dalle spese del Servizio sanitario nazionale alla sanità privata, finalizzata a non determinare un crack finanziario e assistenziale definitivo del Ssn. Ma come trovare una soluzione che tenga in piedi il Ssn in equilibrio? Secondo quanto afferma il Censis, si potrebbe puntare su un modello di assicurazione sociale integrativa alla francese, esteso a tutti i cittadini, che possa supportare il fondo sanitario nazionale con almeno 21 miliardi di euro l’anno. Sarà sufficiente?

Posted on by Eleonora De Giorgio in Salute

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